Un mio carissimo amico di qualche anno fa, purtroppo deceduto, grande tifoso laziale, sosteneva che la Lazio fosse una squadra schizofrenica, ed aveva ragione: la partita di ieri ne è la conferma lampante. Dopo un buon primo tempo, giocato con discreta autorevolezza, una giocata da dimenticare di Anderson a centrocampo (accantoniamo gli inutili preziosismi per piacere…) ha scatenato il putiferio, con il fallo da rigore di Biglia sotto gli occhi dell’arbitro.

 C è voluta tutta l’abilità di Marchetti per scongiurare il peggio, ma, dopo qualche minuto,la legge implacabile dell’ex ha permesso a Zarate di punirci duramente (che noia questi giocatori che polemizzano tutti alla stessa maniera, avvicinando la mano all’orecchio…). Da quel momento in poi è stato il caos totale e non si è capito più niente con la squadra in balia di se stessa e la Fiorentina a dominare, fino a quando Radu si è ricordato dei consigli di Reja che lo invitava a tirare più spesso in porta ed ha concluso imparabilmente con un fendente rasoterra… ma che sofferenza! E il risultato non tragga in inganno perché la partita è stata in bilico fino al termine. Ma passiamo ad una rapita analisi reparto per reparto.

DIFESA- Nel primo tempo le cose sono andate decisamente meglio, anche se non sono certamente mancate fasi di incertezza, con Bastos che dimostrava di non aver ancora riacquisito il ritmo di gara. Meglio sicuramente Radu: ricordo solo con un paio di palloni persi gratuitamente. Bene invece De Wrij, sicuramente uno dei migliori centrali difensivi del campionato e d’Europa. Il secondo tempo invece è tutto da dimenticare: non salverei quasi nessuno e l’amnesia in occasione del goal della Fiorentina (chi doveva marcare il tal sulla destra?) grida sicuramente vendetta. Bene anche Marchetti, autore di una parata magistrale sul calcio di rigore, aiutato comunque nell’occasione dallo sloveno, mancino “sputato”, autore di un tiro telefonato…si vedeva benissimo che avrebbe tirato lì…

CENTROCAMPO- Mi è sembrato il reparto migliore, anche se nel secondo tempo è saltato completamente, come tutto il resto, del resto (scusate la ripetizione), con Lulic, giocatore tutto fare in ogni parte del campo. Il bosniaco non è sicuramente un calciatore molto raffinato tecnicamente, però il suo apporto è sempre fondamentale. Ce ne fossero di Lulic! A lui possiamo perdonare anche un tiro maldestro sul finire della gara. Altro grande protagonista mi è sembrato, ancora una volta, Milinkovic- Savic che appare sempre più decisivo di partita in partita, a parte, ovviamente, il rigore astutamente “cercato” e ottenuto. A mio avviso ancora non all’altezza della sua fama Biglia, autore di un passaggio terrificante in disimpegno nel primo tempo e di altre giocate non propriamente esemplari. Bene invece nel calciare il rigore. Mi diceva Enzo Bearzot, che ho avuto la fortuna di conoscere per motivi di lavoro quando mi sono occupato della Nazionale di Calcio, che il rigore può essere tirato in soli due modi. Il primo è quello di tirare una bomba pazzesca al centro, tale da rendere vano ogni tentativo di presa da parte del portiere che per la propria incolumità deve solamente scansarsi. L’altro modo è quello di chiamarsi Maradona… Ecco, siccome di Maradona ce n’è stato uno solo, il calcio di rigore deve essere effettuato con la sola finalità di asfaltare il portiere, punto e basta: in parole povere il rigore deve essere goal, non si ammettono errori. Il resto del centrocampo mi è sembrato di normale amministrazione con Cataldi sicuramente al di sotto della sufficienza, spesso sovrastato dall ‘avversario di turno. Questa volta non mi è piaciuto neanche Anderson,autore di una prova scialba e inconcludente, con delle giocate talvolta irritanti. Da un suo passaggio errato a centro campo è nato il goal della Fiorentina. Evidentemente il brasiliano non gradisce il ruolo di centrocampista che gli ha confezionato Inzaghi e…posso essere anche d’accordo con lui.

ATTACCO- Ancora dolenti note in questo reparto con Immobile, a mio avviso, peggiore in campo. La sua è stata una prestazione inguardabile ed un suo tiro nel primo tempo è finito in curva nord. A sua discolpa c’è che è stato poco e mal servito. Non mi è piaciuto neanche Keita, a parte il goal che ha sbloccato la partita. Il senegalese si intestardisce troppo nel fare sempre stessa identica giocata con doppio passo e scarto a destra o sinistra…a proposito sembra scarsamente dotato proprio con il piede sinistro. Un attaccante di valore come lui pretende di essere considerato e…pagato…(top player?) dovrebbe arricchire un po’ di più il suo repertorio tecnico che sembra essere fatto solo di “destro”. Io, personalmente lo venderei tranquillamente e darei spazio a Lombardi, ragazzo molto concreto e serio.

INZAGHI- Non saprei giudicare, ma forse lo schieramento con la difesa a tre è

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